PROBLEM SOLVING
Dopo il problem setting, si prosegue con il problem solving
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“Problem solving”, in inglese, significa letteralmente risolvere problemi.
Questo termine è stato utilizzato, originariamente, soprattutto in riferimento ai problemi logico-matematici, ma negli ultimi anni è stato sempre più utilizzato per riferirsi all’abilità nell’affrontare problemi di ogni genere in modo positivo ed efficace.
Per padroneggiare la metodologia del problem solving, non occorrono competenze specifiche legate ad una determinata area di conoscenza ma, piuttosto, quelle competenze trasversali che consistono nel riuscire a guardare i problemi da un punto di vista differente per trovare soluzioni che possono essere sotto gli occhi di tutti ma non facili da cogliere.
Compito del problem solving è quello di trasformare un problema ben definito in un progetto da gestire. Se il problem setting individua cosa fare, il problem solving individua come farlo.
Ci sono due modi molti diversi per contrastare il problema:
- tamponare temporaneamente i sintomi, cercando di trovare la soluzione migliore nel breve termine. In questo caso si parla di “trattamento” del problema (ad esempio, controllo del 100% dei pezzi, ispezione prima della spedizione, ecc.)
- eliminare le cause del problema, ovvero risolverlo (ad esempio, acquistando le materie prime presso un altro fornitore, ecc.)
Per gestire la fase di problem solving occorre:
- capire di quali strumenti abbiamo bisogno per risolvere il problema
- decidere quali dati occorre conoscere
- raccoglierli
- elencare tutti fattori rilevanti (con particolare attenzione a quelli critici)
- generare soluzioni
- selezionare una soluzione tra quelle generate
- analizzare se ci sono le risorse necessarie per implementare la soluzione
- analizzare se c’è il tempo necessario allo sviluppo della soluzione
- valutare i rischi associati a questa tipologia di soluzione
- sviluppare un piano di attuazione
- attuarlo
- effettuare un monitoraggio dei risultati raggiunti
- valutare i risultati
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Gli strumenti da utilizzare per raccogliere dati relativi ai problemi sono: i diagrammi di affinità, il brainstorming, il check sheet, le carte di controllo, il diagramma di flusso, i focus group, il diagramma radar, la concerns analysis, il trend chart e il paynter chart.
Per trovare la soluzione al problema, invece, possiamo utilizzare: i diagrammi di affinità, il brainstorming, il diagramma di flusso, il contingency diagram, la matrice decisionale, il diagramma del campo delle forze, il multi-voting, la matrice delle priorità, il diagramma ad albero e il trend chart.
Infine, per testare e valutare le soluzioni trovate, è utile utilizzare: i check sheet, il contingency diagram, le carte di controllo, il diagramma di flusso, i focus group, il diagramma di Gantt, l’analisi di Pareto, il run chart.
PER SAPERNE DI PIU':
Un'introduzione al Problem solvingProblem solving: descrizione della metodologia
Ancora sul Problem solving
Il Problem setting
Il Problem solver
Modelli per affrontare i problemi
I freni alla risoluzione dei problemi
Le tiplogie di Problem solving
A3: una tecnica di Problem solving